Nella grommata sua tinta vetusta
sovra l'onde tranquille si riflette
“fiero il castello ; di sua luce augusta
indora il sole ai torrion le vette.
Ogni memoria, d'almi fati onusta,
ne' fossati č sepolta : da vedette
fan dei secoli l'ombre: la venusta
mantiglia azzurra il ciel sopra vi mette
come drappo di gloria. E par che dica,
come un dě, l'ampia mole: - Non si varca
l'agii ponte da quei che con nemica
mente s'accosti. Se anche d'anni carca,
risorge a un cenno la virtů mia antica
e contro l'invasor dura s'inarca.-
Luigi Sansň (1891 - 1963)