Il Museo del Mare: un museo del territorio

Progetto di istituzione di una struttura museale provinciale


PRESENTAZIONE

Si vuole conoscere la realtà locale interpretando avvenimenti ed opere secondo due dimensioni: una spaziale (confronto con realtà socio-economiche limitrofe) ed una temporale (confronto tra fenomeni socio-economici appar­tenenti ad epoche diverse). Ogni iniziativa che aiuti ad interpretare e co­struire un modello socio economico del reale è materia di interesse, secondo la convinzione che,, per poter programmare il futuro, bi­sogna conoscere il passato ed il presente.
La relazione e i problemi tra la conoscenza dei beni ambientali e gli strumenti per diffonderla sono da anni discussi dagli operatori culturali, coinvolgendo anche le strutture amministrative, sia locali sia nazionali, e il pubblico.
Da questo dibattito emergono due dati fondamentali: da un lato l'in­ter­re­la­zione tra salvaguardia dei beni ambientali e loro conoscenza, dall'altro la scelta di privilegiare le Istituzioni didattico-educative e gli Enti di ricerca come mezzo per far acquisire non solo una coscienza collettiva nei riguardi dei beni cul­tu­rali, indipendentemente dalla loro qualità e/o quantità, ma fornire anche strumenti specifici senza i quali resta problematica, o limitata a pochi, la loro comprensione.
Dalla comprensione e conoscenza dell'ambiente scaturiscono automati­camente:
- salvaguardia di esso dal punto di vista naturalistico
- salvaguardia di esso dal punto di vista delle risorse economiche
- recupero e/o sostegno delle tradizioni economico/sociali legate al Ter­ritorio.

Il MUSEO - ACQUARIO: analisi e obiettivi dell'istituzione.

L'idea di creare nella fascia ionica gallipolina una struttura di "tipo museale" fortemente legata alle caratteristiche del suo territorio, perciò "locale", sorge dalla convinzione che essa più di qualsiasi altra sinte­tizzi l'esigenza di ripensare il rapporto cultura/uomo/natura . L'istituzione di un tale "museo locale diffuso sul territorio" deve rappresentare un luogo concreto di attività e di crescita, dove conflui­scono aspetti caratterizzanti la natura e la cultura dei luoghi dove esso insiste. E nel caso di Gallipoli, e del Salento più in generale, è di fondamentale importanza tenere sempre presente che qui la natura si esprime attraverso una incessante interazione terra-mare.
La caratteristica di museo locale non è un termine limitativo, significando solo il rapporto di stretta perti­nenza con il territorio e il codice di lettura della stessa realtà. La sua funzione è quella di ricercare, conservare e presentare un insieme coerente di ele­menti naturali e culturali, rappresentativo di un modo di vivere e lavorare; esprime, per il territorio che qui si richiama in senso più ristretto ed allar­gato, le relazioni uomo-ambiente attraverso il tempo e lo spazio.
Infatti, i musei ad interesse locale esponendo se stessi, l'arte, l'ambiente, la cul­tura, il lavoro diventano il punto di par­tenza per poter indagare il proprio passato, conservare la memoria multi­forme della civiltà, riconoscere i percorsi evolutivi dell'ambiente naturale, sostenere e valorizzare i propri beni culturali.
Senza dimenticare che, oltre che conservare la cultura, tale istituzione può realmente promuoverla con azioni da intendersi accrescitive non solo della spiritualità umana ma, anche, dell'economia. Del resto viviamo in un'epoca in cui i prodotti culturali sempre più hanno valenza economica.
In questo senso una struttura museale in un territorio si giustifica come elemento portante di un sistema culturale che raccordi le varie forze sociali, economiche e politiche per un progetto di sviluppo.
In definitiva, un museo locale consente ad un territorio di esprimere le sue caratteristiche fondamentali. Esso risponde a degli obiettivi diversificati e, riassumendo, diviene:
- strumento di espressione: offre lo spunto ad una comunità di riap­propriarsi della sua cultura e comunicarla rivendicandone l'originalità e la specificità;
- strumento di ricerca: per conoscere le ric­chezze del proprio territorio è necessario scavare a fondo nella storia locale per recuperarne tutti gli aspetti;
- supporto di attività pedagogiche e socio culturali: il materiale museografico diviene mezzo di educazione permanente e di animazione cultu­rale.

COMPONENTI STRUTTURALI

Acquario marino mediterraneo (dell'arco ionico salentino).
Deve essere considerato l'elemento principale, propulsore e coinvolgente del Museo del Mare. Ritenuti in passato quasi esclusivamente come luogo d'evasione e di divertimento, gli Acquari oggi svolgono una funzione molto più complessa nei campi della didattica, della ricerca e della conservazione e salvaguardia dell'ambiente.
La funzione educativo-didattica è di fondamentale importanza. Essa viene affidata ad un "dipartimento didattico" ove personale specializzato ha il compito di organizzare una svariata gamma di attività dalla predisposizione di programmi educativi particolari, alla produzione di materiale didattico, alla realizzazione di mostre a tema, conferenze, seminari, workshop, corsi di formazione e di aggiornamento.
Queste attività sono rivolte ai visitatori, al pubblico generico, agli studenti di ogni ordine e grado, agli insegnanti, alle Associazioni etc. ed hanno lo scopo di trasmettere conoscenze scientifiche sugli organismi e gli ambienti acquatici e di stimolare l'attenzione verso le problematiche ambientali.
La funzione di ricerca deve essere indirizzata sia ad accrescere le conoscenze biologiche, fisiologiche ed ecologiche degli organismi marini, sia a monitorare costantemente la situazione ambientale della fascia costiera. Ciò si verifica di norma in collaborazione con Università, Musei ed Enti di Ricerca.
Un ruolo, strettamente connesso alle attività di ricerca e di educazione, è quello che l'Acquario può svolgere nel campo della difesa e conservazione della natura. In particolare questa funzione si può esplicare nello svolgimento di programmi di ricerca sia a vantaggio di singole specie sia nei confronti di particolari ecosistemi. Tra le azioni più significative che al momento sono in corso di svolgimento a Gallipoli, dal 1996 sede regionale del Centro Studi Cetacei, è il programma di protezione e di studio della tartarughe marine con la collaborazione dell'Acquario della Stazione Zoologica "A.Dhorn" di Napoli ed il Progetto spiaggiamento Cetacei del C.S.C.. 

In definitiva, la mostra di organismi viventi è per l'acquario solo un pretesto per lanciare messaggi educativi, per trasferire conoscenze scientifiche, per indurre a valutazioni critiche sull'ambiente che ci circonda. Occorre, pertanto, che la sequenza di vasche animate di un acquario sia così attraente e stimolante da generare, anche nel pubblico più impreparato, un attimo di riflessione e il desiderio di volerne sapere qualcosa di più. Museo naturalistico.
Deve ospitare reperti marini e terrestri, provenienti dal territorio salentino, in collezioni di studio che devono diventare un patrimonio scientifico della comunità territoriale. Interagisce in modo assolutamente sincrono con l'Acquario condividendo con esso le funzioni e le attività.
Le collezioni devono essere a disposizione di studiosi, ricercatori e delle istituzioni scolastiche. Le ricerche e gli studi effettuati potranno incrementare le collezioni stesse aumentandone il valore.
Biblioteca - Strumento essenziale per qualsiasi attività, aperta alla consultazione dei cittadini, può essere formata da testi acquistati privile­giando l'aspetto divulgativo, oppure donati, nonchè abbonamenti a riviste specializ­zate ed acquisendo riviste-scambio. I settori che dovranno essere coinvolti sono ittiologia, biologia marina, ecologia, conservazione della natura, botanica.
Centro documentazione - Nell'epoca attuale l'immagine ha assunto un ruolo centrale nel campo della comunicazione. Non è oggi possibile che il naturalista e lo studioso ignori i metodi fondamentali per ritrarre foto­grafie, sia che si tratti di riprodurre un animale o una pianta o un minerale. Si comprende come la microfotografia e la fotografia in genere costituiscano un aiuto prezioso.
In quest'ottica il Centro di Documentazione, do­tato di apparecchiature idonee, viene incontro alle necessità di disporre di materiale iconografico per supportare le ricerche, le attività di­dattiche e divulgative. Si realizza in tal modo un archivio, raccogliendo anche immagini prodotte da privati o da Enti, a beneficio di privati cittadini, studenti, insegnanti etc.

REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Servizi
Informazioni bibliografiche - In campo scientifico la ricerca bibliografica è di fondamentale importanza per conoscere ciò che altri autori hanno pub­blicato in passato su un particolare argomento. Di norma ogni ricercatore o studioso è in contatto con altri specialisti per argomenti particolari e ognuno è in possesso della bibliografia necessaria alle proprie ricerche. Però non appena è costretto o vuole uscire dal suo campo specifico, non sempre ha a di­sposizione una biblioteca pubblica specializzata ed ecco allora la necessità di lunghe, e spesso costose, ricerche per acquisire i lavori indispensabili.
La soluzione attuale è quella di utilizzare la tecnologia informatica per realizzare delle banche dati ed ovviare a questi inconvenienti.
In questa ottica utilizzando le compe­tenze specifiche si può realizzare un servizio di ricerca bibliografica su computer e porlo a disposi­zione del pubblico che frequenta il Museo-Acquario.
Visite guidate - Rivolte ai visitatori, a gruppi di persone, a studenti ed insegnanti, si possono svolgere all'interno della strutture ostensive (museo ed acquario) oppure sul territorio. Le prime sono utili per illustrare le collezioni scientifiche, le ricostruzioni degli ambienti naturali o semplicemente per far conoscere gli organismi marini ospitati nelle vasche dell'acquario. Le visite guidate sul territorio si possono pensare predisponendo degli itinerari con percorsi subacquei e/o terrestri.

Attività scientifico-culturali
Laboratorio didattico - Tema portante deve essere la conservazione della na­tura attraverso percorsi didattici e interventi educativi che tengano conto dell'ambiente proprio dei ragazzi; escursioni negli ambienti naturali più im­portanti alla ricerca di indicatori ecologici e dei particolari endemismi; mo­menti di riflessione sui processi e sui risultati del percorso educativo; attività da realizzare con il supporto di macchine fotografiche, videocamere e proiezioni di diapositive.
Divulgazione scientifica - L'organizzazione strutturale del Museo deve avere lo scopo di rendere leggibili e, quindi, facilmente interpretabili le dinamiche relazionali del sistema natura. Ciò si può attuare immettendo nel percorso ostensivo corrette informazioni che, poi, sono alla base di una efficace divulgazione scientifica.
Questa si deve attuare anche prevedendo due distinti percorsi. Il primo di questi deve prevedere la pubblicazione di guide alle esposizioni del Museo e dell'Acquario: una guida generale ed una serie di guide specializzate ai vari settori dell'esposizione. Tali guide non si limitano a una semplice ras­segna di quanto esposto ma forniscono indicazioni supplementari rispetto alla didascalizzazione esistente e rappresentano quindi una buona fonte di infor­mazioni sui diversi aspetti delle scienze naturali.
Un secondo percorso deve prevedere la realizzazione di una serie di pubblica­zioni di divulgazione scientifica destinate ad un pubblico di appassionati o di studiosi. Convegni didattici e di informazione, conferenze pubbliche - Si tratta di convegni e incontri da organizzare anche in collaborazione con altri enti scientifici, associazioni e gruppi naturalistici rivolti a tutti coloro che nutrono amore per la conoscenza e soprattutto al mondo della scuola per accendere curiosità e passione per la cultura scientifica. Corsi di aggiornamento e di formazione - Potranno essere orga­niz­zati, in collaborazione con enti pubblici e sociali, e tenuti da esperti.

Giorgio Cataldini