, Congedo Editore, Galatina 2006, pp. 672
Introduzione di Francesco Gaudioso. Volume pubblicato col contributo del MIUR erogato tramite il Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all'Età contemporanea dell'Università degli Studi di Lecce.
Varie le indagini storiche elaborate con la puntuale collaborazione di valenti e apprezzabili studiosi e ricercatori nel settore specifico: Il Mezzogiorno d'Italia nelle Gazzette napoletane di Bartolomeo Intieri (M. Mafrici), Le municipalità repubblicane del 1799 nel Mezzogiorno continentale con assetti di governo, gruppi dirigenti, amministrazioni (A. Lerra), Rapporti Stato-Chiesa nel Regno di Napoli attraverso l'epistolario di Carlo De Marco (S. Chirico), Le condizioni di vita nella Basilicata dell'Ottocento (M. Morano), La questione demaniale in Terra d'Otranto (M. Mainardi), Vita quotidiana e alimentazione in Terra d'Otranto fra XVIII e XIX secolo (F. Tondo), Proprietà ecclesiastica ed economia rurale in Terra d'Otranto con primi orientamenti e ipotesi di ricerca (G. Poli), Famiglia, patrimonio e conflittualità in Terra d'Otranto (C. Toma), La dissoluzione del patrimonio ecclesiastico nell'Italia meridionale nei sec. XVIII-XIX (F. Mineccia), Ceti dirigenti e chiesa locale in Terra d'Otranto tra XVI e XVIII secolo (S. Barbagallo), Della fortuna di Oria di Gaspare Messerquà Papatodero, ovvero vita e opera di un canonico salentino alla fine del Settecento (G. Patisso), La vita religiosa nel Mezzogiorno tra il quotidiano e il festivo nei secoli XVII-XX (G. M. Viscardi), La Calabria nel 1783 - Famiglia, proprietà e paura della morte in una terra tremante (F. Gaudioso), Settecento monastico nell'epistolario di Alfonso Maria de Liguori (M. Campanelli), La predicazione dei Vincenziani in Terra d'Otranto (A. Valenti), Libri e cultura del clero nelle parrocchie lucane del Settecento (M. A. De Cristofaro), Il regno di Napoli e la censura ecclesiastica con tecniche, strategie e pratiche repressivo-educative (M. Sabato), Lo smantellamento della rete dei regolari in Basilicata, dalla "bufera" eversiva napoleonica a quella post-unitaria (M. A. Rinaldi), Modelli di santità femminile e riforma religiosa a Nardò nel Settecento (M.R, Tamblè), Badesse, "Carriere", fazioni e conflitti per il potere in un monastero femminile lucano tra XVIII e XIX secolo (A. L. Sannino).
Lavoro apprezzabile, dunque, d'indubbio valore documentaristico. Si tratta davvero di una autentica antologia storica che esamina, in un lungo itinerario, il quotidiano, il religioso e il civile nelle regioni meridionali tra '700 e '800.
Cosimo Perrone, Giuseppe Franco - la famiglia, la vita, gli scritti, C.R.S.E.C. Gallipoli, Grafiche Corsano, Alezio 2006, pp. 112.
Archivio fotografico di C. Perrone e di E. Pindinelli. Impaginazione, digitalizzazione grafica e copertina by E. P.
Presentazione del responsabile Crsec e introduzione dell'autore, che, dopo un breve excursus storico sulla realtà di Gallipoli dopo l'unificazione d'Italia, passa, come da progetto, a tratteggiare l'interessante bio-bibliografia dell'ingegnere gallipolino Giuseppe Franco, morto a Napoli nel 1922. Si sofferma infatti sulla sua famiglia (in particolare sul figlio Manfredi, anch'egli noto a questa città), sugli eventi tragici della sua vita, sui fratelli, infine esamina le opere pubblicate, che nella seconda parte, in Appendice, vengono riprese dagli originali e integralmente riportate e arricchite da foto d'epoca. Seguono poi trascritte testualmente: La caprificazione, La bonifica dei terreni paludosi in provincia di Lecce, Proposte di sistemazione del porto di Gallipoli, La fontana monumentale di Gallipoli, Elenco dei nomi dialettali dei principali pesci del distretto peschereccio e del mercato di Gallipoli (quattro pagine con 150 voci gergali accompagnate dal corrispondente nome scientifico).
Ennio Bonea,
Ho cercato altri cieli, 5EMME, Tuglie 2006, pp. 40.
È il Quaderno n. 18 della collana I poeti de "L'Uomo e il Mare" di Gallipoli, diretta da M. Nocera. Prefazione di C. A. Augieri, postfazione di M. Nocera.
L'autore (1924), tarantino di nascita ma leccese d'elezione, già parlamentare e docente universitario, giornalista, saggista, critico letterario, dopo una lunga carriera trascorsa tra studi e saggi, pure impegnato a valorizzare le letterature regionali nel tentativo di contribuire a inserirle in un riconoscimento più ampio, si presenta ora, a sorpresa, come poeta di buona penna, abile a muoversi tra creatività artistica e recupero letterario.
Si tratta di una breve silloge poetica di 23 liriche dal tema vario, ora affettivo-sentimentale (Hai smesso, Madre; La fresca anima, Il ricordo di te, Quanto più fresca sei, A Sylvia), ora nostalgico-memoriale (Salento, penisola assorta, Due primavere, Nella mia terra, Eri mare anche tu). Sono versi in cui il canto si perde e svanisce nel sogno o dai sogni tende ad elevarsi per rivivere, con doloroso rammarico, un passato ormai smarrito, che, confuso nella polvere del tempo, sembra non trovare più un riscontro nel presente. Indubbiamente un'opera dignitosa e meritoria, seppur lontana dall'esperienza di Vittorio Bodini