Gentilissimo Presidente Prof. Luigi Giungato - Associazione ANXA Onlus,
sono particolarmente lieto ed onorato di annunciarLe che domenica 19 novembre p.v, alle ore 11, in occasione della prossima iniziativa culturale dell'Osservatorio presso la Torre di Belloluogo a Lecce, Le sarà attribuito, con sincero affetto ed apprezzamento, un nostro umilissimo e modestissimo riconoscimento morale per la Sua attività culturale ed in particolare per il Suo notevole contributo culturale quale Presidente dell'Associazione ANXA Onlus di Gallipoli, ed in particolare per l'insostituibile apporto e sostegno alla crescita, allo sviluppo ed alla diffusione attraverso gli strumenti del giornalismo e della pubblicazione editoriale, contribuendo enormemente all'immagine nel mondo della "Città Bella e dell'intero territorio salentino, mediante la promozione dell'associazionismo culturale ed ecoturistico, anche grazie alla pubblicazione - interamente a cura ed a carico dei bilanci della Sua Associazione - della bellissima Rivista ANXA News e del Sito Web www.anxa.it, che riceve tantissimi visitatori da ogni parte del pianeta.
Porgo, pertanto, con affetto ed amicizia, a Lei ed alla Sua Famiglia l'invito a voler intervenire e partecipare all'iniziativa culturale del prossimo19 novembre.
Mi permetto di chiederLe, a nome mio e dei componenti dell'Osservatorio, di voler gentilmente estendere il contenuto della presente affettuosa comunicazione a tutti i Suoi carissimi Amici e Collaboratori, a tutti i Soci dell'Associazione ANXA Onlus ed ai Redattori della Rivista ANXA News.
Con ossequio
Beniamino Piemontese
coordinatore dell'Osservatorio
www.torredibelloluogo.comEgregio Direttore,
ho appena finito di leggere gli asterischi del numero 22; in particolare mi ha colpito il primo, perché la realtà ha superato la fantasia. I miei genitori, andati al nord tanti anni fa come troppi altri Gallipolini, hanno un piccolo bilocale in una bella zona del centro storico. Posto al piano terra, abbastanza angusto, ha uno sfogo nella classica porta con il cancelletto sulla strada, invito ad affacciarsi per vedere la gente che passa. Qui, un pomeriggio, mentre passava una gita mia madre è stata avvicinata da una turista disperata; la poverina, aveva passato il tempo, anziché a riempirsi gli occhi con le architetture del centro, alla disperata ricerca di un locale aperto, un piccolo bar o wc pubblico. Tutto invano. Come da voi scritto, i bagni pubblici sono un'utopia, come tutti gli spazzini stagionali assunti, pagati e che nessuna ha mai visto, mentre i locali aprono solo all'orario in cui i turisti aprono il portafogli per la ricerca di un nutrimento o di un ricordo. Così, vincendo la naturale riluttanza che assale qualunque persona civile di fronte ad un'estraneo, la Signora ha chiesto a mia madre di farla entrare in casa per usare il bagno, subito seguita, nella richiesta, da una sventurata compagna di viaggio. Naturalmente, le richieste sono state accolte visto che "un bicchiere d'acqua non si rifiuta a nessuno" sia esso in entrata o in uscita, ma vi sembra giusto in un luogo che sta cercando una vocazione turistica e invece sta diventando un enorme pollaio, dove tutti pensano solo a spennare e non ad accogliere? E' un piccolo sfogo, anch'io ho un'abitazione a Gallipoli, il sogno di una vita realizzato con un ponderoso mutuo, vista porto ed in pieno godimento di tante "manifestazioni culturali" che fanno international e costano tanti tanti soldi??
Distinti saluti.
Caro Luigi,
E' un vero piacere, per me, consentirti di pubblicare la mia lettera, come sarà un piacere enorme ricevere una copia della tua meravigliosa rivista, un piccolo legame in più con quella città dove sono le mie radici, anche se non ci sono nato, città che ogni volta che ci vado brucerei per la rabbia, ma quando non ci vado è peggio per la nostalgia. Come già scritto, un piccolo sfogo per i guasti che rischiano di affossare Gallipoli e buona parte del Salento in genere, cose incredibili che io, visitatore saltuario, riesco comunque a sapere, mentre sembra che le Autorità preposte, siano le uniche a non accorgersene. Sarà!
Non ci conosciamo, ma se abiti o frequenti la città vecchia, ci siamo visti quasi sicuramente; da oltre 40 anni percorro quelle stradine in ogni stagione possibile e con ogni clima.
Grazie ancora per l'attenzione che mi hai dedicato.
Saluti anche a tutti i tuoi collaboratori.
Fabio Bellarmino