"Fare" cultura è da sempre un'impresa difficile, anche da un punto di vista economico.
Notiamo, paradossalmente, che alcuni Comuni spendono spesso anche quello che non potrebbero permettersi solo per avere un grande nome di richiamo per riempire piazze e spazi aperti. Al lato culturale o alla qualità dell'evento viene data pochissima importanza. Si bada prevalentemente alla popolarità dell'ospite che, chiaramente, deve essere uno che in televisione ci va spesso, in modo da attrarre l'attenzione anche dei più distratti cittadini.
Gli amministratori più acuti, invece, scelgono con attenzione gli spettacoli, non puntano sull'idea più facile da realizzare, ma si impegnano nel proporre a più gente possibile progetti che guardano lontano.
Insomma, sarebbe un bene per tutti non trasformare gli assessorati in agenzie per lo spettacolo o in comitati per l'intrattenimento ridanciano.
Di contro, nel Salento si possono annoverare diverse iniziative interessanti e tra queste credo sia giusto (e non solo promozionale) citare l'esempio di Calandra Cultura, rassegna curata dall'omonima Compagnia Teatrale di Tuglie.
Grazie alla collaborazione di artisti e intellettuali di primo piano si è allestito un cartellone di un ottimo spessore culturale, fruibile a tutti in quanto l'ingresso nel "Teatro inStabile Calandra" è gratuito.
Si tratta di una sfida coraggiosa: "fare" cultura, senza la pesantezza che a volte si tende a sfoggiare per darsi un tono, investendo di tasca propria per l'organizzazione, anche se gli artisti donano alla Calandra i loro spettacoli in segno di amicizia e collaborazione fattiva.
Lo spazio che si mette a disposizione non è molto ampio (circa 80 spettatori possono assistere alle performances), ma è accogliente, vivo, pronto a trasformarsi per ogni occasione.
L'invito a partecipare a questi incontri è rivolto a tutti coloro che vogliono passare una serata divertente, ma soprattutto interessante, con la voglia di aprirsi alle diverse forme della cultura.
Giuseppe MIGGIANO