Il ‘riccio’ è ritornato!
E’ stato collocato in mare, non sulla terra ferma, quasi si volesse rimarcare una pigra accoglienza da parte dei nostri Concittadini.
Forse non siamo capaci di ascoltare il messaggio che l’artista ha voluto trasmettere con la bellezza della sua scultura alla nostra Città!
‘Il riccio’ continua a vivere un’esistenza difficile, non riesce a trovare una poetica e coerente base d’appoggio per diffondere tutt’attorno la sua carica culturale.
Qual è stato il ruolo dello scultore Enrico Muscetra nella scelta della sistemazione? E’ soddisfatto?
Nel recente passato fu collocato in alto su di un pilastro di cemento, nel bel mezzo del traffico cittadino; ora, poggiato su un piccolo e degradato cumulo di pietre, nel ‘mare ‘piccinnu’ , tra il ‘Ponte seicentesco’ e la mole del ‘Rivellino’, resta confuso e non può essere ammirato.
Da anni sollecitiamo una idonea esposizione all’ opera d’arte.
Abbiamo suggerito la collocazione all’inizio del ponte, sul lato sinistro, su una base ampia e significativa, proporzionata al manufatto, per poterlo ‘ammirare’ da tutti i lati.
Ora il ‘riccio’, sostenuto da un pilastrino in cemento, senza alcuna seria valutazione dell’impatto corografico ed artistico, rischia di essere coperto dall’alta marea o di essere esposto ad incidenti causati dalle imbarcazioni che vi transitano accanto, nel ristretto specchio di mare troppo vicino allo scalo.
Da dove potrà essere ammirato?
I quattro ‘punti di vista’ ora sono quasi completamente esclusi; solo quello a nord, dal ponte, consente una veloce e distratta visione a coloro che nelle giornate non ventose attraversano il ponte a piedi.
Un concorso di idee o un incontro pubblico, aperto alla cittadinanza, nella Sala consiliare, potrebbe dare risposte più coerenti ai tanti interrogativi che sono emersi e offrire la scelta di un’adeguata sistemazione per la scultura.
Noi gallipolini siamo rimasti estranei a una scelta così significativa per l’arredo urbano della nostra Città.
Il Consiglio comunale non ha trattato l’argomento.
Gli attuali Amministratori hanno delegato all’“Osservatorio Tekne” ed all’illustre critico - assente - Vittorio Sgarbi la decisione.
Il risultato è stata l’attuale molto discutibile e brutta collocazione che non riscuote l’approvazione generale.
...è il clima culturale che si vive, in questo periodo, nella nostra “Città-Bella”!
Luigi GIUNGATO