Donne d'Italia

Presento con vivo interesse «Donne d'Italia - dall'Unità al Terzo Millennio - 1861-2051» di Donato Magi per più motivi; per:
- il Titolo che, com'è facile comprendere, non poteva non richiamare la mia particolare attenzione;
- l'ampiezza della Ricerca che comprende l'intero arco di Storia unitaria del nostro Paese e molto oltre, sino al 2051 (oltre la prima metà del primo secolo del Nuovo millennio) secondo un'Ipotesi di Natalità Intermedia (non Alta, non Bassa) elaborata su basi rigorosamente scientifiche;
- la trattazione organica ed originale dell'evoluzione demografica (e delle conseguenti implicazioni sociali, politiche ed economiche) che ha caratterizzato, caratterizza e, fondatamente, caratterizzerà, in Italia, il Mondo delle Donne!
Basta, infatti, la lettura - anche solo superficiale - dell'Indice Generale per comprendere quanto ampio, approfondito e significativo appare il proposito dell' Autore.
Entrando nel merito del contenuto - data l'imponente mole dei dati esposti e della loro rappresentazione grafica (204 Tabelle e 118 Grafici) - per valutare l'utilità di consultarlo basta far riferimento ad alcuni soltanto dei tanti argomenti dettagliatamente trattati.
Merita certamente rilevare, in primo luogo, come l'Universo Femminile da minoranza abbia conquistato, nel tempo, la maggioranza statistica malgrado che "da sempre" nascano più Maschi.
Maggioranza questa che non ha ancora raggiunto tra le Donne la consapevolezza che merita.
Al riguardo le risultanze statistiche dimostrano, tra l'altro, che le Donne Elettrici superano di due milioni di unità circa gli Elettori Maschi. Ciò vuol dire, come evidenzia, paradossalmente, l'Autore che se le Elettrici votassero compatte un «Partito delle Donne» conquisterebbero democraticamente tutte le Cariche elettive sino a quella di Presidente della Repubblica.
Dal Libro emerge, è vero, che le Donne ancora oggi non fanno valere le proprie potenzialità elettorali ma emerge altresì che le Donne avanzano sempre più in tutti i Settori che contano: Istruzione (soprattutto Universitaria), Professioni (in specie tra i Medici Giovani, tra questi le Donne sono già larga maggioranza), Imprenditoria, Difesa Militare e Civile, e così via.
L'Autore, inoltre, pone in gran risalto la significativa evoluzione del rapporto delle Donne con la Maternità, il Matrimonio, l'Invecchiamento del quale le Donne sono le vere protagoniste come sta a dimostrare la loro dilagante Vedovanza.
Molto altro ancora si dovrebbe dire; penso tuttavia di poter concludere qui non senza, però, esprimere l'auspicio - con Donato Magi - che il Libro possa "contribuire concretamente al giusto e meritato riconoscimento che - in ogni campo - le Donne rivendicano nell'Italia presente e ancor più rivendicheranno, legittimamente, in quella futura".

Adriana POLI BORTONE


Come ben si evince dall'Indice Generale l'Indagine Statistica che caratterizza il Libro risulta ripartita in Quattro Parti e Due Allegati.
La Parte Prima comprende Cinque Capitoli, tutti finalizzati all'analisi vera e propria dei principali aspetti demografici riguardanti - nell'arco di tempo che va dal 1861 al presente - la Popolazione d'Italia con particolare riferimento, ovviamente, alle Donne.
Il Capitolo I illustra gli aspetti quantitativi; quindi la numerosità della Popo-lazione nel periodo che va dal 1861 al 2004 censita anche per Sesso. Numerosità che alla fine del periodo risulta di fatto triplicata e non priva di sorprese ove si rilevi che, nel tempo, i Maschi, come si evince dall'andamento dell'Indice di Femminilità, da notevole maggioranza sono passati a significativa minoranza.
Ciò risulta non poco sorprendente, perché dai dati emerge la netta prevalenza dei Maschi all'origine di ogni nuova generazione. Prevalenza questa che trova conferma anche nelle Nascite Naturali.
Il Capitolo II tratta della Speranza di Vita (o Vita Media) ponendo in evidenza il numero di anni che le Donne possono "sperare" di vivere più dei Maschi e alla Nascita e a diverse Età.
Sopravvivenza questa che risulta addirittura impressionante man mano che si procede verso le Classi di Età più avanzate. Sopravvivenza che ha grande rilevanza anche perché, come si è già detto, alla Nascita sono i Maschi in soprannumero.
Il Capitolo III, tra l'altro, analizza uno dei fenomeni più significativi e non solo dal punto di vista della Demografia. Precisamente prende in esame l'Invecchiamento della Popolazione facendo risaltare che questa, come i dati già esaminati lasciavano prevedere, si riscontra soprattutto tra le Donne.
Il Capitolo IV studia la Mortalità sia Generale che Specifica anche disaggregata per: Sesso, Settore Nosologico e Classi di Età.
In particolare prende in esame la Mortalità per Tumori dell'Utero e per Tumori del Seno delle Donne (esistono anche i Tumori del Seno tra i Maschi). Mortalità quest'ultima analizzata ampiamente sia in Ambito nazionale sia in riferimento ad ogni singola Regione.
Il Capitolo V, a sua volta, tratta del Bilancio Demografico; ovvero del Saldo Naturale tra Nascite e Decessi. Bilancio Demografico notoriamente orientato, da lungo tempo, verso la Crescita Zero.
Anche con l'intento di contrastare tale evento altamente negativo, il Capitolo fa riferimento - con indiscussa originalità - alla Vivinatalità Virtuale; precisamente all'insieme della Vivinatalità e dell'Abortività Volontaria.
I Dati dimostrano che la Vivinatalità Virtuale se salvaguardata avrebbe ridotto e ridurrebbe di molto la Denatalità.
La Parte Seconda si articola anch'essa in Cinque Capitoli finalizzati allo studio dei Dati che caratterizzano le Donne nella Società; con specifico riferimento allo Stato Civile e alla presenza delle Donne in Politica.
Il Capitolo I prende in esame la Condizione della Popolazione secondo lo Stato Civile. Dalle risultanze statistiche emerge in particolare che tra le Donne le Vedove incidono per il 15% mentre tra i Maschi (che numericamente sono molti di meno) i Vedovi incidono soltanto per il 3%
Il Capitolo II, tra l'altro, tratta dei Matrimoni Religiosi (in calo) e Civili (in crescita) nonché delle Madri d'Italia. Quest'ultime in riferimento alla Fecondità nonché al significativo riscontro che in Italia, per effetto della Crisi del Matrimonio, cresce notevolmente la presenza di Madri con figli senza Coppia (ben il 53? delle Donne) rispetto a quella dei Padri con figli senza Coppia (il 12? dei Maschi).
Il Capitolo III prende in attento esame i Dati che caratterizzano l'Istruzione. Tra le tante informazioni rilevabili emerge pure che il Grado di istruzione delle Donne è in continua espansione. Vero è, appunto, che tra i Laureati ormai prevalgono decisamente le Donne.
Il Capitolo IV permette di "esplorare" la presenza delle Donne nel Mondo del Lavoro. Presenza sempre più significativa nei vari Settori ma non ancora in misura adeguata ai livelli superiori. Il Tasso di disoccupazione tuttavia continua a penalizzare decisamente le Donne.
Il Capitolo V merita certamente una particolare attenzione perché dimostra, senza poterne spiegare le cause, la deludente presenza delle Donne in Politica. Ciò emerge chiaramente, tra l'altro, dalla scarsissima incidenza percentuale delle Parlamentari (15,97) il che contrasta nettamente con la composizione per Sesso dell'Elettorato: nell'ultima tornata Elettorale politica (2006) le Elettrici hanno superato gli Elettori di ben 1.944.803 unità.
La Parte Terza comprende Cinque Sezioni: una per ogni Grande Ripartizione Territoriale (Italia Nord-Occidentale, Italia Nord-Orientale, Italia Centrale, Italia Meridionale e Italia Insulare).
Ogni Sezione dell'Intera Ripartizione, delle Regioni e delle Province che la compongono riporta i rispettivi dati demografici sia nel complesso sia disaggregati in riferimento alle particolari Classi di età che più contano (Scuola, Lavoro, Voto, Pensione) nonché al Saldo Naturale.
La Parte Quarta nei Due Capitoli in cui si articola tratta delle Donne d'Italia nel Terzo Millennio; precisamente sino al 2051. Merita certo, pertanto, una particolare attenzione, fermo restando che i dati esposti rappresentano una proiezione statistica e quindi per essere validi devono trovare adeguatamente conferma nel tempo. In verità i presupposti scientifici non mancano, perché lo studio si fonda su una delle tre Ipotesi che l'Istat ha elaborato al riguardo.
Precisamente sull'eventuale Natalità Centrale; ipotesi questa qui ritenuta, non senza fondamento statistico, più probabile.
Il Capitolo I proietta, sino al 2051, l'insieme della Popolazione futura disaggregata secondo il Sesso ed il succedersi delle Fasi che segnano la "cronobiologia" di ogni individuo (Infanzia, Adolescenza, Vecchiaia); nonchè secondo le Classi di Età indiscutibilmente più significative; ovvero: le Età della Scuola, del Matrimonio, della Pensione, del Voto.
Ai fini di una corretta consultazione, è ovvio, occorre tenere ben presente che le Tabelle ed i Grafici si fondano sul presupposto che si verificherà l'Ipotesi Istat Centrale; quindi - fatte salve le sempre possibili circostanze eccezionali - al verificarsi della più probabile Nascita Intermedia.
Il Capitolo II, sempre sino al 2051, proietta la Popolazione futura disaggregata come nel Capitolo precedente; riferita, però, dettagliatamente a ciascuna delle Venti Regioni Italiane.
Sembra pleonastico precisare che ai fini una corretta consultazione di questo Capitolo occorre tenere ben presente che le Tabelle ed i Grafici, così come quelli del Capitolo precedente, si fondano sul presupposto che per i prossimi cinquanta anni si registrerà una Natalità Intermedia e che, pertanto, si verificherà l'Ipotesi Istat Centrale.
Il Primo Allegato fa riferimento alle Donne Medico; esattamente all'evoluzione quantitativa della presenza di Donne Medico, assumendo tale presenza come emblematica dell'Alto grado di emancipazione raggiunto dalle Donne d'Italia nella pur breve realtà politica e sociale della Nazione.
Merita ricordare, infatti, che l'Italia è sì un Grande Paese ma conta appena 145 (centoquarantacinque) anni di «Politica unitaria».
Il Secondo Allegato comprende due Tabelle, entrambe finalizzate a far risaltare la presenza delle Donne nei vari Paesi del Mondo, infatti:
- la Prima Tabella elenca i Paesi del Mondo riportando i dati della relativa popolazione, distinta per Sesso, in valori assoluti e relativi; in particolare, ordina i Paesi in Graduatoria Discendente secondo l'Indice di Femminilità;
- la Seconda Tabella elenca i Paesi del Mondo, per Continente, riportando la Speranza di vita delle Donne alla Nascita e a 60 Anni di età; in particolare, nell'ambito di ciascun Continente, ordina i Paesi in Graduatoria Discendente secondo la Vita Media delle Donne calcolata alla Nascita.

«Donne d'Italia - 1861 - 2051»
Edizioni BHEA
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info@bhea.it Prezzo di Copertina € 19,50