La Sezione di Gallipoli della Società di Storia Patria per la Puglia ha una storia dignitosa e interessante, tanto che oggi, anno di grazia 2007, conta più di 45 anni, ed è una piccola storia che ha visto svolgere l'attività associativa in due tempi, a distanza di 20 anni uno dall'altro.
La prima nascita della sezione risale al 1961, quando venne costituita per la prima volta su iniziativa del compianto prof. Antonio Barbino. Così riporta quel evento l'«Archivio Storico Pugliese» (a. XIV, fasc. I-II, marzo-giugno, pp. 137-138), organo della Società di Storia Patria per la Puglia, nella sezione "Atti della Società»:
«Riunione del Consiglio direttivo del 20 aprile./ La costituzione della Sezione di Gallipoli./ Il 10 giugno 1961, alle ore 18,30, nell'aula consiliare del Comune, dopo visite e incontri degli studiosi locali con il prof. Palumbo, e su invito del consocio prof. Antonio Barbino, alla presenza di una eletta assemblea, si è proceduto alla costituzione della Sezione di Gallipoli della Società, ai sensi dell'art. 3 del suo Statuto./ La Sezione assumerà carattere mandamentale, accogliendo gli studiosi di problemi storici, archeologici e filologici anche dei centri viciniori di Alezio, Sannicola, Taviano, Ugento./ Procedutosi alla nomina del Consiglio direttivo della Sezione, esso è risultato costituito dai signori: prof. Antonio Barbino (presidente), avv. Beniamino Senape De Pace, proff. Salvatore De Marini, Luigi Sansò, Francesco Longo, Giuseppe Carteny e avv. Luigi Starace. A presidente onorario viene acclamato il dr. Franco Zacà, sindaco di Gallipoli e presidente dei lavori dell'assemblea. A nome degli eletti, l'avv. Senape De Pace ringrazia per l'attestato di stima, dichiarandosi lieto e onorato di far parte d'una Società che si propone la giusta valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale anche dell'antica ed illustre città di Gallipoli, che di recente ha perduto in Ettore Vernole forse l'ultimo dei suoi ammirati storici e rievocatori di patrie memorie. Aggiunge parole di saluto e di incitamento, anche a nome della sua Alezio, Giuseppe Carteny./ Il presidente, prof. Barbino, comunica quindi che la Sezione elegge come sede provvisoria Palazzo Balsamo, per gentile concessione dell'Amministrazione Comunale, in attesa che essa trovi degna e definitiva sistemazione in uno dei torrioni del Castello Angioino in via di restauro, rivolgendo in tal senso le più vive sollecitazioni al Sindaco ed all'Ispettore ai Monumenti, ing. Aspromonte./ Sempre su proposta del prof. Barbino, il Consiglio decide di riunirsi al più presto per elaborare un proprio programma di lavoro, anche per l'imminenza del Congresso internazionale di studi sull'età angioina, che terrà in Gallipoli una delle sue più importanti sedute, e per effettuare le proposte di nomina di un congruo numero di soci ordinari per la Sezione. (Tali proposte sono poi state effettuate in data 20 dicembre 1961)».
A partire da questa data, furono organizzate alcune iniziative storico-culturali dalla sezione gallipolina sia in modo autonomo, sia su sollecitazione e coinvolgimento della sede centrale di Bari. Dopo, per vari motivi, fra cui la separazione che sul finire degli anni '60 si verificò tra la sede di Bari (che rimase Società di Storia Patria per la Puglia con presidente il prof. Francesco Maria de Robertis) e la sede di Lecce (che invece si modificò in Centro Studi Salentini con presidente il prof. Pier Fausto Palumbo), la sezione gallipolina andò in quiescenza, e questo fino agli inizi degli anni '80 quando, grazie ad un gruppo di nuovi cultori della storia della piccola patria, rinacque la nuova sezione.
Il 5 agosto 1982, nella sala poligonale del castello angioino, davanti a numeroso pubblico, il commissario della sezione, dott. Donato Palazzo, quale componente del Consiglio di Presidenza della Società di Storia Patria per la Puglia, con sede presso l'Ateneo barese, inaugurò la rinata sezione gallipolina circondato dai labari e dai rappresentanti dei Comuni di Gallipoli, Parabita, Tuglie e Sannicola. In quella circostanza, oltre all'introduzione del dott. Palazzo, nella quale venne ricordato lo storico Domenico De Rossi, da poco scomparso, tennero le loro prolusioni il sindaco di Gallipoli, On. Mario Foscarini, e il Presidente della Società, prof. Francesco Maria de Robertis. I soci fondatori della rifondata sezione furono: Mario Cala (Parabita), Oliviero Cataldini (Gallipoli), Luigi Carlo Fontana (Gallipoli), mons. Vittorio Gino Piccinno (Alezio), Maurizio Nocera (Tuglie), Vitantonio Vinci (Gallipoli), Antonio Fedele (Gallipoli), Salvatore Bolognese (Alezio), Silvano Tornesello (Parabita).
Si ricominciò a intraprendere una serie di inizative storico-culturali che coinvolsero diversi studiosi e cultori di storia locale e nazionale, fra cui il sacerdote Sebastiano Verona, il prof. Antonio Barbino, lo storico Elio Pindinelli, i proff. Federico Natali, Aldo De Bernart, Franco Mosco. Ma l'iniziativa indubbiamente più rilevante fu quella organizzata a Gallipoli il 22-23 settembre 1984 con il Convegno nazionale su "La presa di Gallipoli del 1484 ed i rapporti tra Venezia e Terra d'Otranto".
Si trattò di un evento eccezionale che la cittadinanza, come pure gli abitanti dei paesi viciniori, sentirono vivamente. Nella cronaca del convegno, che si tenne nella sala poligonale del Castello angioino, convennero studiosi e cultori di storia di ogni parte del Salento, come pure da altre regioni d'Italia. Nell'elenco degli aderenti e partecipanti, fedelmente riportato negli "Atti del Convegno" (v. Società di Storia Patria per la Puglia/ Convegni XVI, Bari 1986), figurano essere presenti più di 150 persone, tra cui diverse autorità istituzionali, civili, militari e religiose. La presidenza del convegno fu affidata al prof. Francesco M. de Robertis, presidente della Società, all'on. Domenico Amalfitano, sottosegretario alla P. I., al prof. Ugo Carenato, inviato personale del sindaco di Venezia, all'on. Mario Foscarini, sindaco di Gallipoli.
Nella mattinata del 22 settembre, il dott. Donato Palazzo, in qualità di commissario della sezione, coordinò i lavori e fece una relazione su "Interrogativi sulla presa di Gallipoli", quindi diede la parola all'on. Foscarini per un saluto della città ospitante il convegno, al quale seguì la relazione del prof. Carenato che, a nome del sindaco Mario Rigo, portò il saluto di Venezia, quindi gli altri saluti: quello dell'on. Amalfitano, che parlò anche a nome del Ministro Franca Falcucci; del prof. Donato Valli, rettore dell'Università di Lecce.
Le relazioni della mattina furono:
- prof. Paolo Preto (Università di Padova), su "Politica e commercio dei veneziani in Puglia: studi, fonti e prospettive di ricerca";
- prof. Francesco Tateo (Preside della facoltà di Lettere dell'Università di Bari), su "La presa di Gallipoli e il mito di Venezia".
Nel pomeriggio, il convegno tenne una sua seduta anche a Nardò, nel teatro comunale, dove il vicesindaco, dr. Giovanni Però, portò il saluto del sindaco Benedetto Leuzzi. In questa sede furono presentate le relazioni di:
- prof. Vittorio Zacchino (socio ordinario della Società) su L'improba città di Nardò nel conflitto veneto aragonese nel 1484";
- prof. Domenico Defilippis (Università di Bari) su La geografia ideologica del Galateo descrittore di Gallipoli";
- dott.sa Isabella Nuovo ( (Università di Bari) su La descrizioni di Gallipoli nell'evoluzione degli interessi geografici".
Il 23 settembre mattina, il convegno ritornò nella sua sede originaria: la sala poligonale del Castello angioino di Gallipoli. Qui, sotto la presidenza del prof. Tateo e del prof. Rosario Jurlaro (Consiglio direttivo della Società), che tenne la relazione su "Malipiero non fu Ahmed. Otranto 1480 - Gallipoli 1484. Crudeltà dei turchi e pietà dei veneziani", si avvicendarono gli interventi di:
- Maurizio Nocera e Vitantonio Vinci su "Raffigurazione dell'assedio del 1484 negli stemmi araldici dei sindaci gallipolitani descritti da Vincenzo Dolce";
- dr. Michele Paone (Consiglio Direttivo della Società) su "Gallipoli, dalla morte di Giovanni Antonio Del Balzo Orsini alla vigilia della presa dei veneziani".
Nella seduta pomeridiana, presieduta dal Presidente della Società, prof. Francesco Maria de Robertis, furono presentate le seguenti relazioni:
- prof. Donato Moro (Ispettore centrale Ministero P. I.) su "Venezia e i veneziani nell'esperienza e nel giudizio di Antonio Galateo";
- dr. Giuseppe Barletta (Archivio di Stato di Lecce) su "Gallipoli aragonese all'indomani della presa del 1484";
Il dibattito coinvolse diversi storici intervenuti, fra cui ricordiamo Oliviero Cataldini (quale socio più anziano della sezione gallipolina), Luigi Carlo Fontana, Elio Pindinelli, Salvatore Bolognese, altri.
Da quel momento in poi, per tutti gli anni a seguire la sezione gallipolina della Società di Storia Patria per la Puglia, cominciò a tenere almeno una volta l'anno una manifestazione di carattere storico-culturale, e questo fino ai giorni nostri, fino alla pubblicazione del periodico «Anxa-news», diretto dal prof. Luigi Giungato, che ringraziamo per l'ospitalità concessa ai soci della sezione ed anche per avere trovato spazio nell'identità della testata del periodico di collocare il titolo della nostra sezione.
Maurizio NOCERA