S. RIZZO - Gian Antonio STELLA, La Casta, Ed. Rizzoli, Milano 2007, pp. 286, € 18,00.
Clamoroso successo editoriale di un libro che ha un sottotitolo abbastanza trasparente e significativo: "Così i politici italiani sono diventati intoccabili". A conferma di tanti dubbi e sospetti unanimemente nutriti da anni, specie nell'ultimo ventennio, sul ruolo della politica nella società e nelle Istituzioni. Si tratta di una minuziosa inchiesta che ci ha aperto gli occhi sui costi dei palazzi e delle poltrone.
Alcuni esempi in sintesi: è cresciuto 6 volte in termini reali lo stipendio di un deputato dal 1948; 5 mln. di euro l'anno è il costo del ristorante di Montecitorio; 3 medici fissi alla Camera costano 750.000 € l'anno (fino al 2006), quanto 10 primari ospedalieri; un euro la cifra simbolica pagata dai deputati per acquistare un computer (2000-06); zero euro la spesa di un deputato per cinema, teatri, aerei, treni, autostrade, telefono cellulare, assicurazioni, ecc... L'Italia insomma è un paese straordinario, dove miracoli e prodigi si verificano con fantastica regolarità per rendere felice la casta degli intoccabili, che dalle Alpi a Lampedusa si spartisce i privilegi e i grassi guadagni della politica. È una testimonianza coraggiosa che tra reticenze e segreti di Stato documenta con la massima precisione gli spropositati costi della classe politica italiana e del variegato entourage che gravita attorno. Ogni pagina apre squarci di verità sul comportamento generale, anche dei nostri parlamentari salentini. Ma nulla di penalmente preoccupante (solo un finanziamento di 1.200.000 € per il Lecce calcio ed altri spiccioli!). Particolarmente interessante una curiosa ma intelligente vignetta satirica di Emilio Giannelli, apparsa di recente sul Corsera Magazine: i capi della casta (di ambo le parti) in allegra, festosa comitiva su un cabinato, allietati dalle note "Fin che la barca va...".
Giuseppe ALBAHARI, Natale d'Arte e di Fede a Gallipoli, Gallipoli 2007, pp. 32.
Edizione a cura dell'Associazione Gallipoli Nostra; stampa presso le Grafiche Corsano di Alezio; impaginazione e grafica by E. P.; foto di Michele Esposito ed Elio Pindinelli.
Il testo si propone come una proposta di lettura lungo l'itinerario di "Chiese Aperte".
È una rapida carrellata sulla ricchezza artistica custodita nello scrigno storico-culturale della città. Il tema rappresentato è alla scoperta di oggetti scelti dalla committenza locale e dai nostri maggiori artisti (Catalano e Coppola) per rendere contestualmente visibile l'esistente bellezza delle nostre fastose chiese confraternali e palpabile la dottrina cristiana che promana dalle splendide cromie delle più popolari immagini sacre.
Il volumetto si divide in parti: L'Annunciazione, La Natività, Il Presepe, La Sacra Famiglia, Le altre immagini sacre. Una ricca iconografia accompagna la storia del primo evento della Cristianità che tanta fede e devozione ha acceso tra la nostra gente. L'autore intende esaltare il patrimonio artistico cittadino attraverso un percorso che si snoda tra gli edifici sacri: le chiese della Beata Vergine del Ss.mo Rosario, S. Francesco d'Assisi, S. Chiara, Basilica Cattedrale di S. Agata, S. Maria della Purità, S. Maria degli Angeli, Ss.ma Trinità o delle Anime, S. Francesco di Paola, S. Teresa.
Gianluigi LAZZARI, Santu Pititu!!!, 5EMME, Tuglie 2007, pp. 72.
È il Quaderno n. 24 della Collana I poeti "L'Uomo e il Mare" diretta da Maurizio Nocera.
Presentazione di Vincenzo Capraro, postfazione di Cristiana Cota.
Il giovane poeta di Castro raccoglie una cospicua silloge di liriche in vernacolo con relativa traduzione. Ogni poesia, pregnante di valori e significati, come una luce investe l'anima e induce ad una riflessione. Dai versi traspare l'immenso, sconfinato amore per la sua terra, la sua città, i suoi abitanti, le architetture, i monumenti, le storie, i misteri che, come afferma Nocera in quarta di copertina, "lì hanno ancora vita". Assai particolare però è la fervente devozione per la Matrice Maria S.ma dell'Annunciata. Il poeta rivive le tante presenze poetiche, spirituali, storiche che dal passato si proiettano come prospettiva di speranza futura per un avvenire migliore. Forte poi è il richiamo alla memoria degli avi, alla vita dei pescatori fatta di sacrifici e fatiche sovrumane a perpetuare le stesse leggende e le stesse avventure che tornano indietro a resuscitare altre presenze: la civiltà messapica e magnogreca. Nella lettura è facile avvertire tra i muri insecchiti del Salento altre sensazioni: lo sfolgorio del sole e dal mare il fresco soffiare del vento.
Cosimo PALESE, Il ritorno, DESA, Copertino 2007, pp.112, Euro 12,00
Introduzione, presentazione e premessa dell'autore, un ex docente che, alle prime esperienze letterarie, si cimenta ad affrontare situazioni caratterizzate da valori oggi non comunemente sentiti né condivisi: senso di solidarietà e di umanità: Si tratta di un lungo e ben articolato romanzo ambientato in un piccolo centro contadino del Basso Salento nel corso del secondo dopoguerra, allorché non era neppure immaginabile l'indigenza della quasi totalità delle famiglie costrette a vivere di stenti e rinunce. Pochi erano i fortunati, molti coloro che annaspando inventavano la giornata anche nella precarietà e nella improvvisazione. Fatti, personaggi e nomi sono soltanto fittizi e casuali: Emerge un protagonista nato da una vecchia storia d'amore sfortunato, che una volta ritornato nel suo paese mostra tutta l'abilità di districarsi nel campo del lavoro, dell'amore e del tempo libero. E' un calcolatore ambizioso sino all'affermazione personale, capace di slanci spontanei d'altruismo nonché coinvolgenti specie nel mondo femminile, La cultura e la mentalità locale, il sentimento dell'amore persino passionale e sofferto, la smania del successo ad ogni costo sono gli elementi che costituiscono il leit-motiv dell'interessante opera.
Gino SCHIROSI