Quando il 21 febbraio 1981 i N.H. Carlo Antonio e Lucio Coppola scrissero al Sindaco del Comune di Gallipoli per informarlo della volontà di donare alla Città la loro quota dei ventidue dipinti del grande pittore Giovanni Andrea Coppola, loro illustre antenato, pervenuti per discendenza ereditaria, ebbe inizio l’attesa, che dura da oltre ventisette anni, di poter ammirare i famosi capolavori del XVII° secolo nella sezione Pinacoteca del Museo Biblioteca di via Antonietta de Pace, come scrisse l’on.le Mario Foscarini con lettera ufficiale del 9 marzo 1981.
Un così importante atto di liberalità fu subito salutato dal Sindaco della Città con un pubblico ringraziamento e con l’attestazione della presa d’atto della viva soddisfazione espressa dal Consiglio comunale.
Carlo Antonio e Lucio Coppola così avevano informato il Sindaco della Città di Gallipoli della loro decisione:
“La nostra famiglia di chiara ed antica discendenza ha ereditato ben 22 dipinti del seicentesco pittore gallipolino Giovanni Andrea Coppola, quasi tutti di certa attribuzione e con una splendida ‘Natura morta’ di grosse dimensioni.
Come Lei ben sa, il sunnominato pittore, nostro illustre avo, è insieme ai concittadini Giuseppe Ribera detto ‘Lo Spagnoletto’ ed a Giandomenico Catalano il maggiore pittore del suo tempo: Suoi splendidi dipinti, tra cui ‘Il martirio di Sant’Agata’ e ‘L’Assunzione’, adornano la Cattedrale gallipolina, un ‘Sant’Oronzo’ trovasi nella Cattedrale di Lecce, una ‘Venere’ e molte ‘Battaglie’ pare siano custodite nella Galleria delle Tuilleries a Parigi; nella nostra Provincia, oltre ai quadri già citati, vi sono due ‘Battaglie’ nel Palazzo Baronale di Melendugno e sei quadretti nel Palazzo Maggiulli in Muro Leccese.
Noi crediamo che simile patrimonio artistico e culturale, un così alto prodotto della nostra terra, non debba essere gioia e diletto di pochissimi, ne debba andare disperso tra i vari discendenti, ma rimanere unito ed alla vista di tutti, per significare, alle generazioni presenti e future, la grandezza del genio artistico del popolo talentino e gallipolino in particolare.
E’ con questo spirito e credendo in questi valori che desideriamo, purché vengano convenientemente esposti, donare a codesto Comune ed selettivamente alla Sua Persona in nome dello stesso, la nostra quota dei 22 dipinti di cui sopra, essendo altre quote di proprietà di altri eredi della Famiglia Coppola.’
Passati tanti anni, forse, è giunto il tempo di realizzare la sezione Pinacoteca del Museo Biblioteca di via Antonietta de Pace per esporre convenientemente l’importante donazione. Rispettare quelle decisioni è un dovere della Città di Gallipoli: ‘la creazione della sezione Pinacoteca nel Museo-Biblioteca’ con le opere ivi ‘convenientemente esposte’.
Speriamo che non siano veritiere le voci che vorrebbero la sistemazione della donazione spostata in un salone a piano terra di Palazzo Balsamo e non nel Museo-Biblioteca come, invece, fu deliberato dal Consiglio comunale nel 1981
Intanto non siamo riusciti a trovare nel ‘Programma triennale delle Opere Pubbliche’ il milione di euro, già previsto, per la ristrutturazione del Museo-Biblioteca.
Questo intervento è stato sollecitato dal dovere di salvaguardare una importante pagina della storia recente gallipolina, in difesa della nostra memoria storica.
Luigi GIUNGATO