Una pagina di storia gallipolina

Il giorno 24 del mese di gennaio ricorreva il decimo anniversario della dedicazione della Chiesa Parrocchiale a San Gerardo Maiella. Tale chiesa fu voluta fortemente da Mons. Pasquale Quaremba, originario di Muro Lucano, come il Santo, ed è ubicata in via Mantova, in uno dei rioni periferici della cittadina. Essa ha svolto, negli ultimi 20 anni, un ruolo di primaria importanza per la socializzazione e l’integrazione di alcuni abitanti della zona particolarmente pericolosi. Frequenti erano, infatti, gli episodi di micro e macro criminalità ed era abbastanza diffusa la delinquenza minorile con spaccio e uso di sostanze stupefacenti, abuso di alcool, con episodi di bullismo.
In questo rione, denominato degli “Indiani”, quasi a sottolineare il possesso del territorio e il rifiuto di qualsiasi altra ingerenza esterna, accanto alle palazzine di edilizia popolare, dopo l’ampliamento del piano regolatore, erano sorte anche cooperative di privati ed altri complessi abitativi per i cui abitanti risultava difficile, se non impossibile, stabilire qualsiasi rapporto civile. Scene di violenza e di intolleranza erano all’ordine del giorno verso quanti avevano acquistato la propria abitazione in questa zona,perché accusati di invasione in un territorio “proibito”. Grande era lo sconforto e non si intravedeva alcuna via d’uscita. Ma, grazie alla missione e all’ azione di quanti si sono avvicendati nel corso degli anni, alla guida della Casa del Signore, le cose sono cambiate.
A don Armando Manno, nominato parroco nel 1974, va il merito di aver iniziato l’opera di evangelizzazione celebrando la Liturgia in locali di fortuna e soprattutto, per aver pazientemente sopportato e perdonato i vari tentativi di aggressione fisica di cui era fatto oggetto. Nel 1982 il Vescovo, mons. Quaremba, prima di lasciare la diocesi, alla presenza del Sindaco, on. Mario Foscarini, pose la prima pietra ma fu il suo successore mons. Aldo Garzia che, nel 1983, si prodigò per l’inizio e il completamento dei lavori, convinto della necessità di questa istituzione nel territorio.
La situazione è notevolmente cambiata, ma in modo graduale, grazie a don Gigi De Rosa, il quale non ha esitato, in qualità di pastore, ad affrontare “i lupi” che insidiavano il suo gregge, incurante della propria incolumità fisica. La sua è stata una battaglia avviata su vari fronti: aiutato da validi collaboratori, ha istituito un centro di ascolto per le dipendenze da alcool e droga a favore delle famiglie coinvolte. Ha dato vita al “Circolo ANSPI”,   “Centro di Interesse”, promuovendo la formazione e l’educazione civile e religiosa di ragazzi, giovani e adulti e, soprattutto, ha operato instancabilmente e attivamente nel recupero di ragazzi difficili. La sua encomiabile opera è stata ufficialmente riconosciuta dalle autorità politiche, amministrative e sanitarie della città.
Dopo tale “ bonifica”, finalmente il suo successore, don Piero De Santis, ha potuto dedicarsi all’opera di evangelizzazione con grandi risultati. Dopo la nomina a Parroco della Cattedrale, il suo posto è stato occupato da don Camillo de Lazzari e attualmente da don Andrea Danese coadiuvato da don Francesco Martignano. Come abitante di tale rione, spesso il mio pensiero corre al lontano 1984, quando c’era tanta tensione. Ora il clima è molto sereno, disteso e civile; siamo tutti ben integrati e ci rispettiamo a vicenda. Tutto questo grazie alla nostra Parrocchia e, credo, anche a San Gerardo, il quale dall’alto ha permesso che questo accadesse.
Ora i ragazzi e gli adulti del rione partecipano alle attività promosse dalla Parrocchia: tornei di calcetto,gruppi mascherati e carri allegorici, campi estivi, la corrida di San Gerardo, lo zecchino d’oro, nonché pellegrinaggi e la famosa sagra della frisa e del pesce fritto e ad altre iniziative occasionali. Insomma,ferve la vita all’insegna della cristianità. Per celebrare il decimo anniversario della dedicazione della Parrocchia è stato bandito un concorso a cui i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo con poesie,disegni e fumetti sulla vita di San Gerardo e sulla storia della nostra Parrocchia. E’ stata inoltre presentata, il giorno 23 del mese di gennaio, una pubblicazione celebrativa molto interessante a cura del preside Luigi Nocita e dell’ing. Luigi De Vita,a cui è seguita una tavola rotonda “Sulla storia e il significato dell’edificio-Chiesa della Parrocchia San Gerardo Maiella di Gallipoli”.
Un’interessante dissertazione sul “Significato teologico della liturgia di Dedicazione della Chiesa” è stata curata da don Francesco Martignano con l’introduzione di don Andrea Danese.
Il 24 gennaio è seguita la solenne celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Mons. Domenico Caliandro con la partecipazione dei sacerdoti che hanno operato nella Parrocchia e di numerosi fedeli.  

Rita SABA