Per l'Amministrazione Comunale siamo al "giro di boa" dei due anni e mezzo di
vita e mi sembra giusto azzardare un primo giudizio sul funzionamento della
macchina.
Un primo giudizio dato da un consigliere comunale di maggioranza,
quale io sono, che non deve necessariamente e sempre evidenziare le cose buone,
che sono tante, ma anche indicare quei meccanismi inceppati, che impediscono un
più fluido andamento; da un consigliere che di qualche esperienza della macchina
amministrativa certamente è dotato.
Nel comizio tenuto dalla Casa delle libertà
qualche giorno fa, il Sindaco ha dimostrato maggiore sicurezza e padronanza di
sé rispetto ad altre uscite precedenti, meno felici. Si è mostrato più volitivo
ed ha esposto bene le cose fatte del suo programma e quelle in pentola.
Ha
evitato di attaccare a muso duro gli avversari politici e ciò è stato
apprezzato, come si è potuto ascoltare dai commenti della gente.
Non tutto ciò
che è stato fatto era a conoscenza dei cittadini e questo la dice lunga sulla
carenza comunicativa che ha caratterizzato il Sindaco nel passato, come spesso
ho avuto modo di osservare dalle colonne di questo giornale.
E' mancato forse un
ringraziamento per l'opera degli Assessori, mentre ve n'è stato qualcuno di
troppo per quella dei Dirigenti.
Mentre va ricordato, infatti, che ciò che fanno
i Dirigenti è semplicemente il loro dovere, non va sottaciuto che gli Assessori,
i quali firmano le delibere in Giunta e se ne assumono la responsabilità, hanno
sì un collegamento con il Sindaco, ma anche con i Consiglieri, veri puntelli
questi ultimi dell'azione amministrativa.
Guai solo a dare l'impressione che vi
sia un cedimento o sfilacciamento del cordone ombelicale che lega i Consiglieri
all'Esecutivo.
Non deve sfuggire al Sindaco che la Giunta non è fatta dal
Segretario generale e dai Dirigenti, ma da lui e dagli Assessori, e che solo in
lui e negli Assessori ricade il potere esecutivo, al di là del parere della
classe Dirigente, che se positivo è un bene, se negativo va spiegato,
giustificato con leggi e regolamenti.
In ogni caso, è necessario che il Sindaco comprenda che la "Politica" è
primaria rispetto alla burocrazia, la quale non va lasciata senza controllo,
libera di prendere decisioni a volte incidenti seriamente sugli equilibri
delicatissimi dell'azione amministrativa.
Troppo spesso Dirigenti e funzionari
agiscono "motu proprio" sugli appalti, sulle licenze, sulle concessioni sia nel
rilasciarle che nel denegarle.
Alle volte, decisioni importanti vengono
lasciate al giudizio di incompetenti.
Se dico ciò, certo non è per distruggere
(lasciamo ad altri tale compito che sembra abbiano appreso con l'atto della
nascita); è evidente che la seconda parte della legislatura dovrà avere i
meccanismi maggiormente oleati, lubrificazione che dobbiamo fare noi stessi,
non essendo immaginabile che possa esserci concessa da chissà chi.
I partiti
debbono fare la loro parte: attenzione però, dico i Partiti con la "P"
maiuscola, non le caricature che esistono oggi, poggianti su personaggi che,
nel migliore dei casi, spingono per affossare l'Amministrazione, allo scopo,
per altro non tanto recondito, di ritornare alle urne per chiedere al popolo
(stupidi che altro non sono!) quella legittimazione negatagli nelle passate
elezioni.
Come dire: "mors tua. vita mea".
Della rinascita dei Partiti,
dobbiamo farci carico noi consiglieri essendo in questo delegati con il mandato
popolare.
Dobbiamo aprire i Partiti a persone per bene, capaci, intelligenti,
della società civile, donne e uomini che costituiscano un laboratorio di idee,
che pensino pure ad essere la futura classe dirigente, ma che principalmente
partoriscano progetti.
Dobbiamo aprire i Partiti a chiunque voglia partecipare,
senza filtri sui tesseramenti che li riducano a club privati.
Questo vale per
tutti, anche per il centro sinistra: non basta respingere il modo rabbioso e
fuori delle righe politiche che caratterizza un loro ex sindaco, è necessario
crescere politicamente e in visibilità allo scopo di proporsi come classe
dirigente alternativa al loro ex sindaco, nel giudizio della gente.
E'
necessario affermare che i Palumbo, i Trianni, i Conte, i D'Amato, i De Mitri,
tutti gallipolini doc, non hanno nulla da chiedere e da invidiare, ma
rappresentano la vera classe dirigente del "Centro Sinistra", con la "C" e la
"S", finalmente maiuscole.