Cosimo Perrone, Alfredo Dongiovanni - Il barbiere musicista (Brani di
storia, di vita e di cultura a Gallipoli tra primo e secondo
dopoguerra), C.R.S.E.C., Gallipoli, 2004, pp. 112
Presentazione di Pasquale Sandalo. Prefazione di Elio Pindinelli.
È una raccolta minuziosa di storia gallipolina attraverso la vita e le
opere (musicali) di un personaggio indubbiamente sconosciuto, se non
fosse stato riesumato e meritamente illustrato dall'autore non nuovo a
simili imprese di recupero memoriale e d'indagine nello scrigno della
nostra storia recente (soprattutto la prima metà del secolo scorso).
Non si tratta di una semplice biografia, ma è la rivisitazione di un
difficile e travagliato periodo storico, come fu il ventennio.
Protagonisti alcuni noti intellettuali di casa nostra, con cui il
Dongiovanni, ben inserito e omologato socialmente, aveva frequentazione
non tanto per il suo mestiere, quanto per essere anche un valente
musicista e compositore autodidatta. Metà del testo comprende infatti
un nutrito repertorio di partiture finora inedite, mai debitamente
pubblicizzate e per lunghi decenni ignorate, che tuttavia confermano la
singolare poliedricità del nostro concittadino, estroso e creativo,
esperto di pentagrammi.
Vittorio Zacchino, Annuario di varia galatonesità 2003-2004, Galatina,
2003, pp. 186, € 13,00
Si tratta di una ricerca mirata e intelligente sulla vita e la storia
di Galatone, una vera antologia pluritematica con interventi
qualificati: F. Moro (origini medievali), G. Iacovelli (il Galateo
medico), A. Costantini (case a corte e mignano), L. Primordio (demanio
e marina), P. M. Miccolis (dicerie e voci di popolo), F. Maglio (vecchi
mestieri), G. Cosi (credenze popolari), E. U. D'Andrea (contrada
Cappucini). Notevole anzitutto il contributo storiografico dello stesso
autore con un'indagine su larga scala ad interessare varie tematiche:
centro storico, la visita pastorale di mons. Cesare Bovio, tradizioni
natalizie, storia dell'ultimo secolo, Galatei nel mondo (tra cui mons.
Fernando Filoni, nunzio apostolico a Baghdad) , lunario galatonese,
scaffale galateo.
Maurizio Nocera, CARMELO BENE (I primi passi da gigante), Calimera, 2004, pp. 70
'Non sono nato per essere nato', scrisse l'attore nel 1995 nella sua
'Autobiografia di un ritratto'. Questo volume, corredato di una
notevole documentazione fotografica commemorativa, costituisce un atto
di omaggio al grande Maestro da parte di alcuni sodali salentini che si
pregiano della loro frequentazione con l’estroso regista-interprete
innamorato del Salento (era nato a Campi Salentina nel 1937), scomparso
a Roma nel 2003, oggi sepolto nella sua Otranto, patria adottiva. È una
celebrazione del regista-interprete di grande teatro e cinema d'impegno
della seconda metà dell'ultimo secolo, personaggio schivo e nello
stesso tempo un gigante nel panorama della cultura nazionale. Gli
interventi dell'autore (Nella Casa di Nostra Signora dei Turchi) e del
suo simposio amicale (A. Massari, T. Caputo, U. Tapparini, C. Longo, F.
Gelli, F. Bevilacqua, A.Verri) contribuiscono a dipingere un'autentica
e appassionata testimonianza del nostro Carmelo, che la sua terra, la
sua gente e l'Università salentina non hanno saputo opportunamente
apprezzare e gratificare neppure con una laurea 'honoris causa'.
Rubrica di Gino Schirosi